Maresca, sei davvero sempre tu: se due indizi sono coincidenza, tre fanno una prova

Maresca, sei davvero sempre tu: se due indizi sono coincidenza, tre fanno una prova

Tra le tante cose che ci ha lasciato l’ultimo turno di campionato, c’è una certezza: Fabio Maresca non va d’accordo con le milanesi. L’espulsione di Ibra infatti, è sembrato un remake di quella di Conte a gennaio durante Udinese-Inter. Polemiche e recriminazioni attorno ai due episodi, per lo meno, sono state simili.

È il 60′ di Parma-Milan, Ibra protesta a distanza con l’arbitro per un fallo non fischiato nei suoi confronti. Maresca sente, si avvicina, ed estrae il rosso sotto gli occhi esterrefatti dello svedese. Risultato: Milan in dieci, Ibra sotto la doccia e squalificato per almeno una partita, copertine tutte per l’arbitro.

“Sei sempre tu Maresca…”, disse uscendo dal campo Conte lo scorso 23 gennaio. “Maresca, sempre i protagonisti dobbiamo fare…”, lo sfogo di capitan Donnarumma sabato sera a Parma. Due episodi diversi, due personalità del tutto opposte, eppure due esclamazioni così vicine. Questo di certo non toglie che Ibra avrebbe anche potuto evitare di polemizzare su uno scontro a metà campo. Ma sta di fatto, che il suo allontanamento, a detta di tutti, rimane abbastanza dubbio. E se due indizi potranno pur essere una coincidenza, tre fanno una prova. Come scrive Corriere della Sera infatti, l’arbitraggio del direttore di gara campano, non è piaciuto ai vertici arbitrali, pronti a tenerlo lontano per un po’ di tempo dal Milan. Insomma le direzioni dell’arbitro campano negli ultimi mesi, hanno scontentato un po’ tutti, sarà forse lui a dover rivedere leggermente l’atteggiamento da tenere in campo?

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Matteo Ponciroli