Pioli: “Vedo una squadra determinata. Mi fa paura l’Empoli non la Juve! Su Ibra dico che…”

Pioli: “Vedo una squadra determinata. Mi fa paura l’Empoli non la Juve! Su Ibra dico che…”

Stefano Pioli ha parlato in conferenza stampa alla vigilia di Milan – Empoli.

Ecco le due dichiarazioni:

La corsa al biglietto dei tifosi questa settimana e in tutta la stagione: “Credo che la soddisfazione più bella che possiamo avere è vederli felici, quando ci riusciamo siamo soddisfatti. La loro passione ci può fare molto bene e siamo contenti di trovarli anche domani sera”.

L’umore dopo Napoli: “Soddisfatti della prestazione sì, ma l’ultimo gradino no: l’ultimo gradino sarà la prossima. Dobbiamo rimanere attaccati al presente e alla quotidianità. Ho visto una squadra concentrata che si è preparata molto bene”.

La media punti contro le “piccole”: “Non dobbiamo farci ossessionare dal nostro passato, ma pensare che ogni partita è diversa dalle altre. Dobbiamo giocare con continuità, qualità e ritmo per far emergere le nostre caratteristiche”.

Sul testa a testa con l’Inter ora che sono usciti dalla Champions: “La settimana è stata contraddistinta dal nostro lavoro e non dalle altre partite. Saranno 10 partite molto tirate, le prime 5 del campionato cercheranno di fare più punti possibili, sarà una lotta serrata. Noi dobbiamo concentrarci sulla prossima e dare il massimo”.

Cosa ti aspetti da queste ultime 10 partite? “Difficile fare previsioni, è stato un campionato particolare: nessuno è riuscito ad allungare. Continuo a pensare che le prime 5 sono squadre molto forti che potrebbero fare una striscia di vittorie consecutive, il campionato italiano è molto difficile”.

La Juve fa paura? “A me fa paura l’Empoli domani. Abbiamo visto la partita dell’andata, ci hanno creato difficoltà e abbiamo bisogno di giocare bene”.

È importante vincere, non importa come? “Sì, ma credo che giocare bene ti aiuta a vincere. Tutti i campionati si lottano e vincono con le partite sporche, le partite vanno sofferte e lottate. Dovremo essere umili e credere nelle nostre qualità”.

È un peso psicologico rimanere così in alto? “Io vedo una squadra determinata, convinta e con la serenità necessaria per affrontare questo finale di campionato. Sapremo affrontare le partite con la giusta concentrazione e determinazione”.

Hai visto Real Madrid-PSG? “Partita di livello con grandissimi giocatori, è la dimostrazione che in una partita ci possono essere più partite. Le squadre che riescono a viverle con più determinazione e attenzione hanno più possibilità di vittoria”.

Sul lavoro fisico: “Quando abbiamo avuto il periodo che abbiamo giocato tanto la settimana la passavi solo a recuperare energie, ora la settimana la passiamo anche a lavorare bene le partite. Per qualcuno ci sarà da lavorare di meno, altri di più, bisognerà essere bravi a gestire le situazioni individuali”.

Sull’importanza di domani: “Non c’è stato bisogno del mio intervento per far capire quanto è importante la sfida di domani. L’esperienza del passato è stata utile, ma è inutile continuare a guardare al passato”.

Cosa apprezza di più di Giroud? “Di Olivier mi piace tutto, di come gioca per la squadra, sa lavorare in pressione, sa venire a giocare per smistare, sa attaccare la profondità e mi piace soprattutto la persona che è, molto determinata e serena, una persona con cui è un piacere lavorare”.

Su un possibile passaggio al 4-3-3: “Non è stata la prima volta che l’abbiamo fatto, prepariamo ogni partita per avere dei vantaggi e sono situazioni che posso effettuare perché ho la fortuna di avere giocatori molto disponibili e mi aiuta molto a preparare le partite”.

Su Ibra: “Zlatan dà tutto e tanto alla squadra in tutto quello che fa, per il suo carisma, per la sua qualità, per il giocatore intelligente che è in campo: sa quando riempire l’area e quando no. Sta un pochettino meglio, ci darà un grande supporto”.

Sul gioco con i piedi di Maignan: “Il giocatore che è in possesso palla è più o meno bravo in base ai movimenti dei compagni senza palla. Gli avversari ormai ci conoscono bene, è importante dare soluzioni con i movimenti. Mike sta sfruttando al meglio tutte le sue qualità, sia col gioco corto che lungo”.

Tonali può rifiatare domani? “Tonali sta bene come stanno bene Kessie, Bennacer e Diaz. GIochiamo in 11, sapete quanto è importante avere caratteristiche diverse in panchina. Sono molto fiducioso perché abbiamo i giocatori adatti per cominciare la partita e per avere soluzioni a partita in corso”.

Tra Romagnoli e Kalulu che scelta sarà? “Tecnica, cerco di schierare la formazione migliore. Chi riterrò migliore tra i due lo schiererò dall’inizio. Alessio sta bene dopo l’infortunio, chi comincerà lo vedremo domani”.

Sul sostituto di Theo domani: “Florenzi con la Sampdoria mi era piaciuto molto, al momento preferirei Calabria a destra e Florenzi a sinistra. Vedremo domani”.

Sull’Empoli: “L’Empoli è una squadra molto tecnica e dinamica, non è facile giocare contro un centrocampo che ha due vertici. La nostra squadra sa l’importanza della partita ed è concentrata, da questo punto di vista credo che arriveremo bene a questa partita”.

Su Bajrami: “È una squadra imprevedibile, che ama gli inserimenti dei centrocampisti. La qualità dei singoli ci sono. Sono partiti con l’obiettivo di salvarsi, sono molto vicini e bisogna fare i complimenti ad Andreazzoli per il lavoro svolto”.

Il suo tratto identitario nel suo lavoro nel Milan: “L’entusiasmo che questo ambiente mi ha dato e l’entusiasmo che ho nell’approcciarmi ai miei giocatori: dobbiamo essere una squadra che ha bisogno di emozione, abbiamo bisogno di sentire qualcosa dentro”.

Che Empoli si aspetta, propositivo o compatto? “Credo che con noi all’andato abbiano fatto un’ottima partita. Poi il percorso può cambiare, non so che scelte faranno: aspettiamoci entrambe le cose”.

Se domani potesse giocare dove si metterebbe? “È giusto che giochino i ragazzi che stanno bene. Non sono in condizioni di giocare (ride, ndr). Meno male? Ora non esageriamo (ride, ndr). Non ero così scarso come giocatore”.

Su Florenzi: “Fa parte di quei giocatori come Giroud, kjaer, Zlatan che hanno vinto. Hanno personalità, carattere e che sono esempi per il gruppo”.

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Luigi Mazziotti

Sono Luigi Mazziotti e sono un laureato in Scienze della Comunicazione. Da sempre sono appassionato di calcio e di telecronache, tanto che fin da bambino, toglievo l'audio ai videogame per fare io la telecronaca. Da sempre ligio al lavoro sogno che la mia passione diventi il mio lavoro