Milan, un modello vincente

Milan, un modello vincente

Campioni d’Italia. Dopo undici anni di tribolata euforia, i Rossoneri di Pioli hanno conquistato il Campionato più emozionante degli ultimi 20 anni. Questo Tricolore è fatto di sostanza, idee e razionalizzazione: un’ alchimia che ha abbattuto tutti i pregiudizi. Come sempre, nella linea storica del calcio nostrano, il Milan si presenta come precursore di un modello unico. Tre sono i punti cardine su cui si basa il “Progetto Milan”: razionalizzazione, idee e gioco.

Razionalizzazione

Parte tutto da qui: creare un modello sostenibile che possa essere portato avanti nel tempo. In sostanza, uscite bilanciate sulla base delle entrate. Come era ovvio, il primo step è stato quello di abbattere il “costo ingaggi”, con scelte feroci e talune volte impopolari. Scelte che hanno portato alla “perdita” di Donnarumma, Calhanoglu e, oggi, Kessie a zero. Monte ingaggi che nel giro di un triennio (2019-2022) è passato da 202,9 milioni (dato da stipendi lordi più ammortamenti e costo prestiti) a 127,55 Milioni. A controbilanciare la razionalizzazione economica dei costi c’è, poi, un dato economico che lascia spazio a pochi dubbi: il primo semestre 2022 il Milan fa un +40% nella voce entrate. Stando alle stime di Calcio e Finanza risalenti a dicembre 2021, la società dovrebbe toccare quota 300 milioni di ricavi al termine dell’attuale esercizio.

Idee

Quando i denari scarseggiano le idee devono galoppare. Paolo Maldini, Massara e Pioli hanno dovuto dar ampio respiro alla propria esperienza nel cercare, individuare e portare giocatori utili al “Progetto Milan”.

Così, nell’estate di calciomercato più calda arrivano a Milanello: Mike Magnain, Ballo Tourè, Florenzi (in prestito dalla Roma), Giroud (campione d’Europa dal Chelsea), Messias (in prestito dal Crotone),Tomori (riscattato dal Chelsea) , Tonali (riscattato dal Brescia) e Pellegri. Idee, non sogni.

Gioco

I Rossoneri sono stati al vertice della classifica 30 giornate su 38: di fatto, il Milan ha dominato la serie A 21/22. Non era affatto scontato. A guardar bene, nessuno, neanche il più ottimista dei tifosi, avrebbe messo un euro su questo Milan.

Pioli, uomo giusto nel posto giusto al momento giusto, da buon alchimista ha assemblato tutti gli elementi fino a tirar fuori un capolavoro tecnico. Senza contare il lavoro che ha portato al miglioramento di alcuni asset tecnici in rosa: Leao, Tonali, Theo Hernandez, Kalulu, per citarne alcuni.

Il Milan chiude il campionato con 86 punti, 69 reti all’attivo e solo 31 al passivo (miglior difesa in serie A con il Napoli di Spalletti).

A giusto coronamento di un’annata eccezionale possiamo vantare Pioli eletto miglior tecnico della serie A e Mike Maignan eletto miglior portiere della stagione.

A dar fuoco alle ceneri, a celebrare il capolavoro rossonero ci pensa Manchestereveningnews che ha pubblicato un interessante considerazione su quello che potrà essere il Manchester United nelle prossime stagioni: “I Red Devils hanno bisogno di cambiare passo: sono ormai troppi gli anni di delusioni”. La testata suggerisce, quindi, al Manchester United di ispirarsi al “Modello Milan” di Pioli, Maldini, Massara e Gazidis: “I progressi e il potenziale successo del Milan di quest’anno dovrebbero rappresentare una storia di speranza per i tifosi dello United”.

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Giuseppe Pintus