Milan-Porto, rossoneri sulle gambe: Champions appesa a un filo

Milan-Porto, rossoneri sulle gambe: Champions appesa a un filo

Doveva essere la notte della speranza, quella che avrebbe dovuto rilanciare i sogni di un’incredibile qualificazione agli ottavi di finale di Champions League. MilanPorto però è terminata alla fine con il risultato di 1-1, un punto conquistato in rimonta che ai rossoneri serve a pochissimo, e che tiene la squadra di Pioli inchiodata più che mai all’ultimo posto del gruppo con tre sconfitte e un pareggio dopo quattro partite. Con la vittoria del Liverpool contro l’Atletico Madrid i rossoneri non sono ancora ufficialmente fuori dal torneo solo per l’aritmetica: dopo il ritorno in Champions League dopo ben sette anni di assenza, il pareggio finale di MilanPorto sancisce ormai l’abbandono della competizione da parte dei rossoneri già nei gironi. Detto ciò, restano ancora due partite prestigiose da onorare al meglio, e in più, con il campionato da vertice che sta disputando la squadra di Pioli, un pronto ritorno nella massima competizione europea sembra tutto tranne che improbabile.

Milan-Porto, inesperienza ed errori

MilanPorto era la gara decisiva per avere ancora speranze di passaggio al turno successivo, ma i rossoneri si sono dovuti accontentare di un 1-1 che serve a poco. Quella di San Siro, esattamente come la gara di andata contro i portoghesi, è stata una partita più complicata del previsto, con il Porto che si è dimostrato fin da subito più intraprendente e più dentro la partita. Il Milan non è sembrato essere entrato in campo con il piglio che sarebbe servito in una partita così importante, e così, pronti via, i rossoneri si sono ritrovati sotto dopo soli 6 minuti a causa del gol di Luis Diaz, arrivato dopo un possibile fallo su Bennacer non sanzionato dall’arbitro. Per tutto il primo tempo, il Porto ha legittimato il vantaggio mantenendo il controllo totale sul match e andando in alcune occasioni vicino al raddoppio. Il problema principale della squadra di Pioli, totalmente incapace di reagire, è sembrato essere prima di tutto un problema fisico: con il pressing costante e asfissiante del Porto, e con la difesa della squadra portoghese altissima, è mancata lucidità sia nel palleggio che nelle verticalizzazioni, e la pericolosità dei rossoneri è stata praticamente ridotta allo zero anche a causa della stanchezza mostrata in parte da giocatori come Saelemaekers e Leao. Solo e unico squillo del Milan in tutto il primo tempo, un sinistro insidioso di Giroud da fuori area respinto in angolo dal portiere del Porto Diogo Costa.

Nella ripresa la squadra di Pioli è entrata in campo con uno spirito leggermente diverso, ma nonostante questo ad essere andato vicino al gol, al minuto 55, è stato ancora una volta il Porto, con un colpo di testa di Evanilson finito sulla traversa. Il Milan è stato per gran parte della partita lento di gambe e di idee, e il gol del pareggio è arrivato in modo abbastanza casuale, con la deviazione sulla punizione battuta da Bennacer che ha portato prima alla girata in area di Giroud e poi alla palla messa in mezzo da Kalulu e ribattuta involontariamente in rete da Mbemba. A quel punto alla fine della partita mancava mezz’ora circa più recupero, ma i rossoneri non hanno praticamente quasi mai dato l’impressione di poter passare in vantaggio a causa di una scarsa velocità di manovra e di un Porto mai rinunciatario fino al termine della partita, ed è servito a poco anche l’ingresso di Ibrahimovic al posto di Giroud. Il Milan è quindi vicinissimo all’eliminazione. La squadra di Pioli, nonostante le due prove positive contro Liverpool e Atletico Madrid, ha probabilmente dimostrato, sia a causa di una certa inesperienza a questi livelli di molti dei suoi elementi che di una rosa non ancora all’altezza di un doppio impegno, di essere ancora lontano dalle big d’Europa, ma per il processo di crescita della squadra di Pioli queste partite potranno rivelarsi fondamentali. Quanto di buono fatto dalla squadra rossonera negli ultimi tempi non deve essere dimenticato, e gli uomini di Pioli dovranno ora essere bravi a concentrarsi sui prossimi altrettanto importanti impegni. Domenica sera, infatti, è in programma il derby contro l’Inter.

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Francesco Basso