L’Italia è Loca Loca: il Milan pieno di rimpianti, solo in parte giustificati
Due gol, una prestazione da gigante in mezzo al campo, ricca di quantità ma anche tanta tanta qualità: Manuel Locatelli ieri sera si è preso un pezzo di cuore di tutti gli italiani, ma anche qualche sorriso amaro.
Di certo nessuno ha mancato di esultare dopo le sue due reti, ma nella testa dei tifosi del Milan, qualche rimpianto sarà pur nato. Vedere un prodotto delle proprie giovanili (ormai non più di tua proprietà) esprimersi a certi livelli in Nazionale, ma anche e soprattutto con maglie di club diverse dalla tua, non è proprio una goduria.
Eppure quel prestito con obbligo di riscatto a 12 milioni, strappato al Sassuolo nell’estate del 2018, sembrava un affare quasi miracoloso messo in piedi dalla dirigenza rossonera: oggi invece… forse non servono parole per descrivere quanto quella cifra appaia irrisoria.
Oggi però. Perchè come detto, 3 anni fa agli occhi di tutti, quella fu una cessione importante, di un giocatore che a Milano continuava a faticare. E visto che prevedere il futuro non è permesso a nessuno, sarebbe meglio non addossare troppe colpe a chi ai tempi si occupava di mercato (Fassone e Gazidis). D’altronde il calciomercato è un gioco pericoloso, al quale una volta si vince e una si perde. Ora, perchè Zaniolo è out da ormai un anno e mezzo ed è finito un po’ nel dimenticatoio, ma attraversando il Naviglio i cugini cosa risponderebbero alla domanda: “Rifareste lo scambio con Nainggolan?”. Ognuno ha i suoi scheletri nell’armadio, e chi è senza peccato si faccia avanti e scagli la prima pietra.
Inoltre in tempi non sospetti, De Zerbi (l’uomo che ha di fatto dato vita alla risurrezione locatelliana) ha affermato: “Manuel aveva solo bisogno di scrollarsi di dosso il peso di un avvio di carriera da record”. E di certo non poteva farlo tra le mura di San Siro, dove chiunque lo guardasse, in lui rivedeva (e pretendeva di rivedere) quel ragazzo sbarazzino che a 18 anni trafisse la Juventus.
Sarà stato un errore di valutazione o sarà stato destino? Comunque fasciarsi la testa oggi è inutile, e forse, per ora, l’unica cosa giusta da fare è continuare a godersi le sue prestazioni in azzurro, senza rimpianti ne rimorsi.
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