Sandro Tonali, per chi ha il Milan nel cuore

Sandro Tonali, per chi ha il Milan nel cuore

Vittoria fondamentale, ieri, per il Milan. Vittoria tribolata, sofferta e, alla fine, meritata. I valori sono da spartire, in egual misura, tra tutti i componenti della rosa. A partire da chi, come Theo Hernandez o Mike Maignan, è considerato inamovibile da mister Pioli, fino a chi, come Rade Krunic, nonostante i pochi minuti raccimolati fino ad oggi, ha sempre dato l’anima per il Milan.

L’avanguardia rossonera

Tra tutti questi nomi, però, ce n’è uno che spicca: Sandro Tonali. Il numero 8, arrivato nell’estate del 2020, acclamato dai tifosi come l’erede di Pirlo, ha vissuto un primo anno di adattamento non semplice. Le qualità, espresse con il Brescia prima in Serie B e poi in Serie A, erano innegabili. Sebbene, al primo anno vissuto a Milanello, il nativo di Lodi abbia faticato ad emergere nel centrocampo del diavolo; come non comprenderlo, però. Lui che, durante la sua infanzia, scriveva a Santa Lucia per farsi regalare una maglia rossonera. Lui che, in campo, gioisce prima da tifoso e poi da calciatore rossonero. Lui che, cresciuto con il mito di Rino Gattuso, è arrivato a vestire la straordinaria maglia numero 8, appartenuta proprio a Ringhio. Lui che, nonostante l’accordo con l’Inter per portarlo alla Pinetina, avrebbe aspettato fino all’ultimo giorno di mercato per provare a vestire rossonero. È incontrovertibile che a chiunque, nella situazione in cui si è trovato Sandro, sarebbero tremate non solo le gambe, ma tutto il corpo.

Il milanismo che vince

Date tutte queste attenuanti, nonostante i mugugni del tifo rossonero a fine stagione, a Paolo Maldini non è mai passato per la testa di non esercitare il riscatto del talento dal Brescia. Come sempre, il capitano non si è sbagliato. Perché, quest’anno, il numero 8 non ha preso in mano solo le redini del centrocampo rossonero, ma di tutta la squadra. È la scommessa, questa, vinta dalla società rossonera. Poiché, al suo arrivo, Sandro era un’effettiva scommessa. La cifra investita dal Milan per portarlo a Milano è stata molto ingente, considerando anche la giovane età e la poca esperienza del centrocampista. Alla fine della favola, però, la puntata è stata premiata: ieri sera, al 92’, il numero 8 ha mandato la palla in buca. Il colpo da biliardo, eseguito con la punta del piede, ha provocato un sussulto a tutti i denigratori della squadra allenata da Pioli. Proprio Sandro, con il Milan nel cuore, dopo tutte le avversità, ha deciso di rimanere in rossonero, sapendo che la sua casa non è altrove. Citando Adam Smith: “Il risultato migliore arriva quando ogni individuo fa quello che è meglio per lui”. E Tonali ha fatto quello che era meglio per lui, ha scelto rossonero nel 2020, sull’onda dell’entusiasmo e in rampa di lancio, e ha confermato la sua decisione di voler rimanere in rossonero nel 2021, dopo un tourbillon di emozioni negative vissute durante la prima stagione a tinte rossonere. Il traguardo è sempre più vicino, e, al di là di chi varcherà la soglia per primo, se i rossoneri sono ancora in corsa, tanto credito va dato anche al capitano di moralità e virtù della squadra: Sandro Tonali.

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Nicholas Lori