Ranieri: “Samp pronta per il Milan. Quagliarella il nostro Ibra. Pioli sta facendo un ottimo lavoro”

Ranieri: “Samp pronta per il Milan. Quagliarella il nostro Ibra. Pioli sta facendo un ottimo lavoro”

Claudio Ranieri ha parlato alla stampa alla vigilia di Milan – Sampdoria.

Ecco le sue dichiarazioni:

“Durante la sosta si prova poco, l’ultimo giocatore è rientrato oggi stanco morto. Siamo comunque pronti per il Milan, una squadra forte che sta facendo molto bene. Sono contento per Pioli. Non so se il nostro campionato sia sottostimato, non guardo queste cose e penso a lavorare. Guardo la classifica, abbiamo 10 punti in più dell’anno scorso. Vogliamo cercare di fare 26 punti al ritorno come all’andata, non sarà semplice ma ci proveremo. Gabbiadini-Quagliarella è stata la nostra coppia principe l’anno scorso, quest’anno non li abbiamo quasi mai avuti insieme. Chi ha giocato al posto di Gabbiadini ha fatto molto bene comunque e abbiamo fatto più gol dell’anno scorso. Per domani non ho ancora deciso, deciderò nelle prossime ore. Quagliarella è il nostro Ibrahimovic, un giocatore importante, un leader, non molla mai e si allena sempre al top. Non sono il presidente, non so se resterà e se firmerà. Sarei contento per lui se firmasse, visto che vorrebbe terminare qui la sua carriera. Ha un appuntamento con Ferrero e non penso che il presidente si tirerà indietro”.

Samp fra le squadre che ha fatto più punti rispetto all’anno scorso.
“Milan, Napoli e Sampdoria sono le squadre che hanno fatto più punti in relazione all’anno scorso. Segno che abbiamo lavorato bene e io sono molto contento per il Milan, per Stefano Pioli, che è stato mio giocatore per quattro anni, e gli auguro le migliori fortune”.

Domani ci sarà il Milan di Ibrahimovic.
“Il Milan non è solo Ibrahimovic. Ibrahimovic è un grande campione che sta facendo capire che cosa è il calcio: sacrificio, passione, allenamenti seri, grande combattività e grande voglia di migliorarsi. E’ un campione a tutto tondo, è un giocatore che stimola i suoi compagni di squadra ed è logico che quando non c’è i compagni vogliono far vedere che stanno apprendendo”.

Che Samp vuole vedere a San Siro?
“Io voglio vedere una Samp gagliarda, tenace, resiliente che cerca di fare del suo meglio. Sappiamo come gioca il Milan, è la squadra che ha fatto più punti rispetto all’anno scorso, è una pretendente allo scudetto. Sappiamo quello che dobbiamo fare”.

Come stanno i ragazzi?
“Abbiamo fatto degli ottimi allenamenti. Quando non si deve giocare si possono fare degli allenamenti mirati, spingere un po’ di più sull’acceleratore e la squadra ha risposto veramente bene. Chi è rimasto ha fatto veramente delle ottime cose, sono ragazzi eccezionali”.

Diversi giocatori in nazionale.
“Le nazionali hanno una doppia lama: quella di portarti per una settimana, dieci giorni, i ragazzi via. Però sono uno stimolo, giocare nella propria nazionale è sempre un qualcosa di bello e di importante, da aggiungere al tuo curriculum. Per cui devono essere orgogliosi e onorati di far parte delle loro nazionali, a prescindere da tutto ritornano sempre belli caricati”.

Problematiche?
“E’ logico che è sempre un po’ problematica. Non solo per noi ma per tutte le squadre che hanno i nazionali in giro per il mondo. Noi abbiamo avuto Yoshida in Giappone, chi è andato in Africa e la cosa particolare è legata al Covid. Prima avevi paura solo degli infortuni fisici, ora devi fare attenzione al Covid”.

Come sta Ekdal?
“Sembra non sia un infortunio grave. Domani giocherà Silva, perchè appunto mancando Ekdal è il giocatore ideale per quel ruolo. Bisogna sempre considerare che è un campione d’Europa, non è facile cambiare nazione. E’ stato fermo per parecchio tempo, quasi otto mesi. Il nostro campionato è il più difficile al mondo, ha stentato all’inizio poi ha ingranato e adesso è uno dei punti di forza di questa squadra”.

Quale può essere l’obiettivo in queste dieci partite?
“Ho un obiettivo che è quello di fare meglio dell’anno scorso. Abbiamo fatto 26 punti all’andata, noi dobbiamo cercare di puntare ai 52. E’ difficile? Sicuramente ma non impossibile. E allora sotto, testa bassa e pedalare”.

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Luigi Mazziotti

Sono Luigi Mazziotti e sono un laureato in Scienze della Comunicazione. Da sempre sono appassionato di calcio e di telecronache, tanto che fin da bambino, toglievo l'audio ai videogame per fare io la telecronaca. Da sempre ligio al lavoro sogno che la mia passione diventi il mio lavoro