Milan oggi un anno fa, da decimi a campioni d’inverno

Milan oggi un anno fa, da decimi a campioni d’inverno

Il 24 gennaio 2020 il Milan batteva 1 a 0 il Brescia al Rigamonti con gol di Rebic al 71′. Era la 21^ giornata di Serie A e i rossoneri si trovavano all’inizio di un percorso che li avrebbe portati a diventare campioni d’inverno in questa stagione.

Ibra era tornato al Milan da meno di un mese e già si intuì l’importanza che avrebbe avuto il fenomeno svedese per la crescita di tutto l’ambiente. Il gruppo era fatto di giovani promesse e di calciatori che ancora non avevano espresso il loro vero potenziale. L’allenatore era Pioli, il quale non era ancora riuscito a trovare la chiave per sbloccare il suo Milan. La chiave era la fiducia, si perché da quando Zlatan ha rimesso piede a Milanello tutti all’interno del club rossonero si sono sentiti più forti di prima.

L’esordio di Ibrahimovic avvenne l’11 gennaio a Cagliari. In coppia con Leao in attacco fece subito una prestazione da vero leader. Segnarono entrambi e la squadra mise in mostra la voglia di riscatto che aveva dentro.

I rossoneri al tempo erano decimi con 25 punti in classifica, a -23 dall’allora capolista Juventus e a -18 dal Milan attuale. A distanza di un anno le cose sono decisamente migliorate, specialmente dal punto di vista del gioco, calciatori che fino a quel momento ricevevano solo fischi dalle tribune cominciarono a rendere quanto ci si aspettava. Soprattutto nel post-lockdown, gente come Kessie e Calahnoglu divennero fondamentali per sviluppare le idee di Pioli e oggi sono 2 dei migliori centrocampisti della Serie A.

Convinzione e autostima sono le qualità che permettono tutt’oggi ai rossoneri di fare prestazioni che legittimano il primato in classifica. Sicuramente quello che sono oggi come gruppo e come squadra lo devono alla fiducia che hanno avuto nel lavoro settimanale sotto la guida di un allenatore che ha saputo toccare i tasti giusti.

In un anno strano e difficile c’è una squadra che più di tutte ha sorpreso il calcio italiano per determinazione, spirito di sacrificio e qualità di gioco, ed é senz’altro il Milan.

Alberto Vaccari