Mandzukic, se ci sei batti un colpo

Mandzukic, se ci sei batti un colpo

Il Milan, dopo la preziosa vittoria di Parma, è già proiettato alla gara di domenica col Genoa. Il Diavolo dovrà approfittare degli scontri diretti in programma per consolidare il secondo posto e guardare con ottimismo alla qualificazione alla prossima Champions League.

Un match in cui mancherà Zlatan Ibrahimovic, leader tecnico ed emotivo di questa squadra. Pioli però, a differenza delle altre volte, può sorridere. Saranno infatti disponibili sia Rafael Leao che Mario Manduzkic, che si giocheranno la maglia da titolare al posto dello svedese. La sensazione è che ci sarà una staffetta tra i due dato che entrambi sono reduci da infortuni. Proprio il croato, vista l’assenza di Ibra, sarà chiamato ad una prestazione importante. Fino ad ora, il suo impatto col Milan è stato pressochè nullo, con sole 5 presenze tra campionato ed Europa League, per la totalità di 158 minuti giocati e 0 goal fatti.

Giugno si avvicina e, allo stato attuale delle cose, una sua conferma per il prossimo anno è molto lontana. Conoscendo però Mandzukic dal punto di vista caratteriale, siamo sicuri che cercherà fino all’ultimo di convincere la dirigenza rossonera a puntare su di lui oltre la scadenza attuale del contratto. Il modo migliore per riuscire in questo intento è aiutare il Milan a tornare in Champions Leauge, con goal e prestazioni convincenti. Pioli domenica prossima gli concederà almeno uno spezzone di gara, anche perchè con una squadra come il Genoa servirà un punto di riferimento in attacco. E tra gli attaccanti, Mario è quello che per caratteristiche si avvicina di più ad Ibra.

Quella col Genoa sarà quindi la prima delle ultime otto occasioni potenziali che l’ex Juventus avrà per giustificare il suo ingaggio a gennaio. Un guerriero come lui difficilmente si arrende e quindi, da qui a fine stagione, ne potremo vedere delle belle. Infortuni permettendo, stiamo comunque parlando di un giocatore capace di segnare, rispettivamente 4 e 3 anni fa, un goal nella finale di Champions League e nella finale Mondiale. Insomma, non proprio l’ultimo arrivato!

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Fabrizio Febi