Donnarumma, ora tocca a te: decidi se vuoi essere una bandiera o un’azienda

Il rinnovo di Donnarumma sta diventando un tormentone. Molto dipenderà dalla qualificazione, o meno, del Milan alla prossima Champions ma il rischio di dover rinunciare a Gigio a parametro non è più un eresia.

L’offerta dei rossoneri è alta: 8 milioni di euro ma per il momento il portiere ha declinato, prendendo tempo. In queste ore Raiola ne ha parlato con la Juventus che offrirebbe un ingaggio più alto, ma dovrebbe vendere Szczesny.

Gigio è ad un bivio importante della sua carriera: sposare in toto la causa rossonera, come anche segno di gratitudine per la fiducia datagli quando era minorenne o diventare una vera e propria azienda, con il placet assoluto di Mino Raiola.

Di questo tema ha parlato il procuratore sportivo Antonio Caliendo:

“Donnarumma mi ricorda il caso Baggio, che alla fine divenne quasi da film. E’ chiaramente una questione economica. Sicuramente il Milan avrà delle alternative per non restare impiccato nella trattativa. Non dimentichiamoci che è il mercato che fa il prezzo. E’ tutto da valutare. Spero che il giocatore non ne risenta. Cosa dovrebbe fare Donnarumma? Deve pensare che potrà essere il punto di riferimento della squadra, come il Buffon della Juventus che ha dato un grande esempio di fedeltà. Devo anche dire però che nel passato io, da agente di Antognoni, ricordo la sua grande fedeltà alla causa viola: ha rinunciato a miliardi pur di restare a Firenze. Giancarlo si meritava tanto. Bisogna vedere quindi quali sono le rinunce: otto milioni offerti dal Milan sono una cifra ragguardevole. Deve decidere se puntare a diventare la colonna del Milan o fare il Ronaldo della situazione e arricchire la sua ‘azienda’. Deve decidere se essere calciatore o azienda”