Il derby di Saelemaekers e Messias. I problemi? A destra

Il derby di Saelemaekers e Messias. I problemi? A destra

Un’altra prestazione negativa nel derby per Saelemaekers e Messias. Il match di ieri sera si è concluso in modo sicuramente troppo severo per un Milan che ha tenuto testa agli avversari e a tratti ha dominato il gioco, soprattutto nel secondo tempo. Se la coppia di sinistra Theo-Leao non ha affatto sfigurato, appare come sempre insufficiente il rendimento della fascia opposta. Forse è proprio nella difficoltà realizzativa di quest’area che vanno ricercati i problemi offensivi del Milan e, quindi, anche parte dei motivi della pesante sconfitta nella stracittadina.

Il derby di Saelemaekers e Messias

I due esterni hanno avuto a disposizione un tempo ciascuno per cercare di incidere e riportare la partita sui binari giusti, senza successo. In due un solo tiro in porta (quello del belga, da fuori, neutralizzato da Handanovic), tanti cross sbagliati, pochi dribbling vincenti, scarsa pericolosità. Il fatto che la manovra rossonera si sia principalmente concentrata sulla fascia sinistra è indicativo della differenza qualitativa tra i giocatori in rosa. Quando la squadra avversaria (è successo ieri, ma anche con il Bologna e con il Torino) riesce a tenere a bada la corsa di Theo e Leao l’imprevedibilità del Milan sparisce. Non c’è gioco, non ci sono idee e soprattutto non ci sono alternative.

Qualche numero

Il calcio è fatto anche di numeri. Reti e assist non sono certamente l’unico indicatore da osservare ma rimangono un fattore importante e significativo. Saelemaekers ha giocato 42 partite tra tutte le competizioni, realizzando complessivamente 3 gol e 2 assist. Leggermente meglio Messias, che in 28 partite ha realizzato 6 reti senza fornire passaggi decisivi. Troppo poco. Soprattutto se si pensa ai 12 gol e 6 assist realizzati da Leao in 37 partite. Soprattutto se non è presente un bomber da 20 gol al centro dell’attacco a rimediare.
Appare evidente la necessità di intervenire sul mercato per risolvere un problema in realtà già evidente a inizio anno. Assicurare a Pioli un esterno più incisivo e prolifico garantirebbe al Milan più reti e più possibilità offensive. Nel secondo anno consecutivo in Champions League e con la certezza di poter puntare concretamente allo Scudetto dovrà esserci meno spazio per attaccanti che non segnano.

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Andrea Roderi