Tomori: “Futuro? Non decido solo io, ma amo Milano. Ringrazio i tifosi perché…”
Fikayo Tomori ha rilasciato una lunga intervista a La Gazzetta dello Sport, in edicola oggi.
Ecco alcuni estratti:
ITALIA – “Mi piace Milano e mi piace l’Italia. Il tempo rispetto all’Inghilterra è migliore, la gente serena e tranquilla. La serenità di rilassarsi, bere una tazza di caffè: a Londra sono sempre tutti di corsa”.
FAMIGLIA – “I miei genitori sono in Inghilterra, logicamente mi mancano, come mi mancano i miei amici. Ma credo sia una cosa normale, e a Milano sto benissimo”.
MILANISTI – “Un po’ mi sono sorpreso della velocità con cui i milanisti hanno iniziato ad amarmi, ma non tantissimo visto il carattere delle persone qui. Pensate che mi riempiono già di affetto. È stato facile ambientarmi, erano tutti così amichevoli”.
SCUDETTO – “La distanza dall’Inter è grande, però non vedo perché non dovremmo crederci fino alla fine. Tornare in Champions è un traguardo eccellente, ma da giocatori bisogna continuare a pensare al bersaglio grosso. E noi sappiamo che possiamo fare qualcosa di speciale”.
IBRA – “Magari non ci parla come figli, ma ci motiva e ci parla moltissimo. È un esempio per tutti, di dedizione e di carica agonistica”.
MALDINI – “Averlo come capo dell’area tecnica è come per un attaccante avere a che fare con Messi direttore sportivo. Quello che vuoi fare è impressionarlo tutti i giorni”.
RISCATTO O ADDIO – “Resto o vado via? Mi rende felice che i milanisti mi vogliano. Ma non decido solo io. Mi diverto, mi godo l’attimo, sono felice di essere qui. Al futuro, sinceramente, non penso”.