Milan, Pioli a Dazn: “Alleno in un grandissimo club”
Il Milan vola. La squadra rossonera, grazie a nove vittorie e un pareggio nelle prime 10 giornate del campionato di Serie A, è ora al comando della classifica insieme al Napoli, vittorioso ieri sera contro il Bologna, ed è ora attesa da un ciclo di partite molto duro. Domenica sera i rossoneri sono attesi dalla trasferta in casa della Roma, dopodiché arriveranno la decisiva sfida di Champions League contro il Porto, il derby contro l’Inter, e la trasferta di Firenze, col ciclo terribile che si chiude poi quattro giorni dopo con la trasferta di Champions contro l’Atletico Madrid. Gare fondamentali, che diranno tantissimo sulla stagione e sugli obiettivi che potrà raggiungere il Milan. La squadra però non ha nessuna paura, forte di un’identità e di una consapevolezza ormai enormemente consolidate. Il merito di questo è anche e soprattutto di Stefano Pioli, che ha rilasciato un’intervista ai microfoni di Dazn.
Milan, Pioli: “Alleno uno dei club più importanti al mondo, Ibra ha una forza pazzesca”
Stefano Pioli ha rilasciato una lunga intervista ai microfoni di Dazn. Il tecnico del Milan ha esordito parlando dei suoi inizi come allenatore: “Mi era stato offerto un contratto da team manager di una prima squadra, ma io non ero interessato a quello. Io volevo stare sul campo, ho fatto tante esperienze che mi hanno aiutato tanto, sia positive che negative. Nel quotidiano il mio staff mi dà sempre una grandissima mano, e ciò mi permette di concentrarmi di più con i videoanalisti sulla preparazione delle gare. Questa parte del mio lavoro mi piace tantissimo. Mi piacciono anche i periodi in cui si gioca molto“. L’allenatore ha poi parlato del lockdown, giunto in un momento in cui il Milan non andava benissimo, e svela poi un aneddoto sul match contro l’Atalanta della scorsa stagione decisivo per il ritorno dei rossoneri in Champions League dopo sette anni di assenza: “Dopo la sconfitta contro il Genoa ci siamo ritrovati qui e la società ci ha detto che Milanello doveva chiudere. Con lo staff abbiamo deciso di concedere un po’ di riposo ai giocatori per un paio di settimane, era una situazione particolare per tutti. Poi abbiamo ripreso allenandoci in gruppi. I gruppi ruotavano così che tutti si potessero vedere. Quel periodo è stata un’occasione per conoscerci meglio. Prima del match della scorsa stagione contro l’Atalanta ho parlato del contributo dato in quel campionato da ogni singolo giocatore. Ho parlato dei chilometri percorsi da Kessié, del gol di Tomori contro la Juventus a Torino, di ognuno ho detto una cosa particolare. Dopo quel discorso ho capito di aver fatto colpo sui miei giocatori. Quel discorso l’ho fatto prima di partire dall’hotel per andare allo stadio“.
Pioli pensa al suo giorno più bello da allenatore: “Ho vissuto tanti momenti bellissimi. La mia prima esperienza professionale conclusa con la salvezza della Salernitana è stata fantastica. La soddisfazione più bella però è stata la vittoria del campionato con gli Allievi Nazionali del Bologna“. L’allenatore si concentra poi sul Milan e sui singoli della squadra: “Ho la fortuna di allenare uno dei club più prestigiosi del mondo, ma per arrivare a questo punto ho dovuto fare un lungo percorso. Qui ho tanti leader, a partire da Ibra: ha una forza e una mentalità straordinarie, nonostante la sua carriera ha ancora voglia di dare tutto. Ha dentro di sé una grande motivazione, e ciò arriva anche agli altri giocatori. Il suo arrivo ha dato una spinta in più a tutti. Pretende tanto da sé stesso e anche dagli altri. Leao? Quest’anno ha una maggiore consapevolezza nei propri mezzi. Anche Theo Hernandez sta migliorando tanto“. Chiusura sul rapporto con la società rossonera e sul suo lavoro: “Il club è sempre presente e fa sempre sentire il suo supporto, la nostra forza è questa. Al vecchio Pioli di inizio carriera consiglierei di svolgere questo lavoro con grande passione“.