Milan, Brahim Diaz è sempre più indispensabile

Milan, Brahim Diaz è sempre più indispensabile

Il Milan è pronto al fondamentale impegno di domani sera contro l’Atletico Madrid. Con i rossoneri che andranno a caccia di un risultato importante per mantenere vive le possibilità del passaggio del turno, Pioli sa di poter contare su numerose certezze: tra queste c’è anche e soprattutto Brahim Diaz, che con il numero 10 sulle spalle sta letteralmente trascinando la squadra a suon di gol e di prestazioni convincenti. La crescita del trequartista spagnolo, al suo secondo anno in rossonero, è sempre più vertiginosa, e Hakan Calhanoglu, da queste parti, sembra ormai già essere soltanto un lontano ricordo.

Milan, un numero 10 all’altezza

L’intero calciomercato estivo del Milan, dopo l’inaspettata partenza di Calhanoglu in direzione Inter, si era soffermato interamente sulla ricerca, da parte di Maldini e Massara, del sostituto del turco. Il numero 10 ideale però i rossoneri ce l’avevano già in casa, Brahim Diaz, che tante buone cose aveva mostrato nella sua prima stagione a Milanello ma che in pochi forse riuscivano ad immaginare come un titolare fisso della squadra. Alla fine, la scelta di rinnovare il prestito dello spagnolo dal Real Madrid per altre due stagioni e di affidargli la pesantissima maglia numero 10 lasciata libera da Calhanoglu si è rivelata come una delle migliori del mercato della società rossonera, che ha deciso alla fine di non prendere un altro trequartista per puntare invece su un giocatore di fascia come Messias.

La maglia numero 10 e un posto da titolare in squadra, più che spaventare Brahim Diaz, hanno finito per esaltarne e per metterne in luce le incredibili qualità già lasciate intravedere nella scorsa annata. L’enorme rendimento dello spagnolo, divenuto ormai a dir poco indispensabile nello scacchiere di Pioli, lo si può riassumere attraverso i numeri: 3 gol e mezzo (se si conta anche la deviazione decisiva sul tiro di Leao nel 4-1 contro il Cagliari della seconda giornata) dopo sole 6 giornate, uno in meno di quelli segnati in tutto lo scorso campionato in 27 presenze. Non solo dunque tanta qualità, ma anche tanta, tantissima continuità, caratteristica questa necessaria per guidare una squadra che ambisce a grandi traguardi, e a dimostrazione di ciò ecco un altro dato: Diaz, prima della panchina per turnover contro lo Spezia, era stato sempre titolare. Una scelta, quella dell’ultima panchina, che Pioli ha deciso di prendere tenendo conto, ovviamente, dell’impegno di Champions di domani, anche se il numero 10 ha alla fine dimostrato, anche nella gara di sabato, quanto sia difficile per il tecnico fare a meno di lui. Col gol di Verde arrivato a rimettere le cose in parità dopo il vantaggio del Milan con Maldini, Pioli ha buttato nella mischia lo spagnolo, che dopo soli quattro minuti, su un grande assist di Saelemaekers, ha trovato la rete del definitivo 2-1 regalando tre punti d’oro alla sua squadra. Brahim Diaz e la maglia numero 10 sembrano davvero fatti l’uno per l’altra.

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Francesco Basso