Il gol di Theo è il più bello del campionato

Il gol di Theo è il più bello del campionato

Al minuto 75 di Milan-Atalanta, Theo Hernandez segna il gol del definitivo 2-0, mandando in estasi un San Siro stracolmo. Il francese prende possesso del pallone dopo la splendida scivolata di Krunic, salta Koopmeiners, aggira l’intera difesa bergamasca e deposita il pallone in fondo alla rete, alle spalle di un incolpevole Musso. Il tutto dopo aver corso per quasi cento metri palla al piede.
Un gol spettacolare quanto importante per la corsa scudetto: l’obiettivo è ormai a un solo punto di distanza. Ancora una volta, il Milan risolve una partita tesa e bloccata grazie alla forza dei suoi singoli: Leao e Theo. Sempre loro, sempre la fascia sinistra, quella “Theao” che ci ha fatto sognare per tutta la stagione.

Il gol di Theo… e quello di Weah

Gli osservatori più attenti e i tifosi più “attempati” avranno sicuramente trovato delle somiglianze tra il gol di Hernandez e quello di un suo illustre predecessore. L’8 settembre 1996, George Weah partì dalla sua area di rigore, superò tutti i difensori dell’Hellas Verona e segnò una delle reti più indimenticabili del nostro campionato. Ventisei anni dopo, nello stesso stadio, è stata la volta del terzino con il numero 19 sulle spalle. Per eguagliare il liberiano manca “solo” un pallone d’oro, obiettivo difficilmente raggiungibile per un difensore, ma non impossibile.

Un anno da leader

Per Hernandez è stata una stagione piena di alti e bassi. Sono “solo” cinque le reti realizzate, contro le otto dell’anno scorso, simbolo di una stagione meno prolifica ma senza dubbio caratterizzata da maggiore attenzione alla fase difensiva. Il terzino francese ha commesso sicuramente meno errori rispetto alla stagione passata, migliorando nettamente in ripiegamento.
La maturità calcistica va di pari passo con quella caratteriale. Theo, appena diventato papà, ha indossato orgogliosamente la fascia da capitano in più occasioni (sulle orme dell’idolo Maldini), dimostrando grande leadership e concentrazione. Una crescita evidente e ancora non completa, sicuramente legata ancora ai colori rossoneri, visto il rinnovo fino al 2026.

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Andrea Roderi