Gds – Sacchi: “Il Milan è da scudetto, su Ibra e Giroud…”

Mentre il Milan continua ad essere attivo sul mercato alla ricerca di nuovi rinforzi da regalare al tecnico Stefano Pioli, Arrigo Sacchi, storico ex-allenatore rossonero, ha rilasciato un’intervista in esclusiva a La Gazzetta dello Sport.

Sacchi: “Il Milan deve avere entusiasmo”

Sacchi, nell’intervista concessa a La Gazzetta dello Sport, ha dato prima di tutto un giudizio sul nuovo Milan, evidenziando in cosa secondo lui la squadra rossonera potrebbe migliorare: “Il giudizio è positivo. Si tratta di un gruppo giovane con qualche elemento più maturo, come Zlatan Ibrahimovic ed Olivier Giroud. È un progetto che condivido, anche perché realizzato rispettando il bilancio. Per colmare il gap con le rivali sarà fondamentale l’entusiasmo. Ha fatto la differenza nello scorso campionato, quando il gruppo è andato oltre i propri limiti. C’è il rischio che qualcuno si senta arrivato. Stefano Pioli dovrà vigilare. E serve un gioco corale: il Milan non ha l’esperienza e le qualità individuali della Juventus, deve arrivare attraverso la manovra a superare l’avversario“. Per Sacchi il Milan potrà quindi lottare per lo scudetto: “È sicuramente tra i candidati anche se non è il favorito. Se i rossoneri riusciranno a fare un passo in avanti verso l’interiorizzazione del gioco, allora nessun traguardo è precluso. Intendo che i calciatori devono arrivare a fare il loro gioco al punto che le azioni nascano quasi automaticamente. La Nazionale di Roberto Mancini dovrebbe avere insegnato qualcosa, no?“.

Sacchi si sofferma infine sui diversi punti di domanda riguardanti la rosa rossonera a disposizione di Stefano Pioli: “A parte la questione dell’appagamento dopo una stagione positiva, bisogna chiedersi come stanno Ibra e Giroud. Quante partite riusciranno a giocare? E poi se giocatori come Franck Kessié, Davide Calabria e Simon Kjaer riusciranno a riconfermarsi ad alti livelli. Inoltre non dimentichiamo che la Champions League porta via energie preziose a gente esperta, figuriamoci ai giovani che si basano sul ritmo e sulla velocità. Qualche dubbio c’è, ma Pioli ed i dirigenti sapranno come risolverli”.