Boban: “Milan, per lo Scudetto manca ancora qualcosa. Sono in causa con Elliott non potrei mai esserlo con i rossoneri”
Zvonimir Boban ha rilasciato una lunga intervista a SportWeek. Ecco alcuni estratti:
“Se il Milan può ambire allo scudetto? Non credo, manca ancora qualcosa. Anche se il Milan gioca bene ha ritmi di gioco e ha il controllo delle partite. Pioli ha fatto un ottimo lavoro. Secondo me, in certe partite più toste, si potrebbe sfruttare anche il 4-3-3 e una copertura diversa degli spazi. Le corse e le distanze sarebbero diverse e diminuirebbe il rischio di infortuni. Per tornare tra le big d’Europa manca un 25-30%, da ricercare nella qualità degli uomini in certe posizioni e nell’esperienza in Champions. Favorita per lo Scudetto? Dico il Napoli, poi l’Inter. Hanno qualcosa in più delle altre. Ovviamente, non escludo a priori il Milan”.
“Il Milan era, è e sarà sempre un grande amore, seguo tutte le partite. Erano necessari i classici tre anni per ripartire: nel primo si fa pulizia, il secondo è quello della costruzione, nel terzo puoi competere. Quello che è successo a noi tra errori, correzioni e processo di crescita. Quando dico noi penso al Milan, a me, Maldini e Massara: una bella squadra con uno spirito forte. Di ciò che ho fatto io, non mi pento di nulla. Per amore puoi sacrificarti, ma la dignità non va svenduta mai. Sulle scelte fatte poi dal club, il tempo mi ha dato ragione e la strada intrapresa adesso è corretta. Però servono sempre ambizioni da grande Milan”.
“Amarezza per l’addio? E’ passata. Nella vita ci sono cose ben peggiori dell’interruzione di un rapporto professionale. Sono in causa con Elliott, con il Milan non potrò mai essere in causa. Tifo Milan più di prima”
IBRA – “Con Ibrahimovic è cambiato tutto. La storia che il Milan sta vivendo è figlia dell’arrivo di Ibra. Il suo impatto è stato devastante. È un fenomeno. In campo o fuori la sua presenza è essenziale”
MALDINI – “Meno male che Maldini è rimasto in società. È cresciuto tanto, ora è un dirigente di alto livello. È necessario, tra tanti amministratori, uomini di marketing, esperti di numeri e gente che non ama il calcio e capisce poco del Milan“
DONNARUMMA – “Non è stato giusto rinunciare a Donnarumma. Non è da Milan. Fatico ad accettarlo, pur essendo Mike Maignan un ottimo portiere. Se pensiamo al Milan come grande club, allora non può perdere il migliore nel suo ruolo. Gigio è un fenomeno che può entrare nella storia del calcio. Non riesco a giustificare la sua partenza”