Ballardini: “Milan forte, serve attenzione o rischiamo brutta figura”

Ballardini: “Milan forte, serve attenzione o rischiamo brutta figura”

Davide Ballardini ha parlato in conferenza stampa alla vigilia del match contro il Milan.

Ecco le parole del tecnico del Genoa:

Il Milan sta bene, è secondo e in piena corsa Champions e arriva da una convincente vittoria. Come si affronta una squadra così?
“Il Milan lo affronti se stai bene, da squadra, e se fai una grande partita. Se non sei al meglio, se non sei attento e concentrato rischi di fare una brutta figura”.

Un anno fa a Milano arrivò la vittoria del Genoa, l’ultima prima del lockdown e allora Ibra c’era. Domani l’assenza di Ibrahimovic sarà un forte handicap per il Milan?
“No, la sua assenza non è un forte handicap per il Milan. Nella scorsa stagione, prima del lockdown, era tutta un’altra storia: sembrava dovessero cambiare tutti, non ne azzeccavano una… E invece quando il campionato è ripreso il Milan ha fatto risultati straordinari. Ibrahimovic è un giocatore talmente importante che anche se non c’è si fa sentire e il Milan è un altro Milan rispetto a quello che il Genoa ha affrontato prima del lockdown”.

Questo Milan sembra molto più micidiale in trasferta. Lei come se lo spiega?
“Il Milan è secondo in classifica, poi fuori casa ha forse un po’ più di spazio ma il Milan è forte a prescindere e quest’anno ha sempre fatto grandi partite, sia in casa che fuori”.

Questo campionato con tempi ristretti rischia di penalizzare le squadre con una rosa meno ampia?
“Chi ha una rosa meno ampia ha vantaggi e svantaggi. Il vantaggio è riuscire a coinvolgere tutti i giocatori mentre con una rosa più ampia hai difficoltà nel coinvolgere tutti…”

Milan, Benevento e Spezia in sette giorni, turnover necessario?
“Noi pensiamo alla gara di domani, poi dopo la partita di domani penseremo alla partita col Benevento. Una gara alla volta”.

Oppure seguimi su Twitch

Luigi Mazziotti

Sono Luigi Mazziotti e sono un laureato in Scienze della Comunicazione. Da sempre sono appassionato di calcio e di telecronache, tanto che fin da bambino, toglievo l'audio ai videogame per fare io la telecronaca. Da sempre ligio al lavoro sogno che la mia passione diventi il mio lavoro