Parma-Milan 1-3: Rebic apre, Leao chiude, Ibra rischia di rovinare tutto. Dal Tardini escono 3 punti d’oro

Parma-Milan 1-3: Rebic apre, Leao chiude, Ibra rischia di rovinare tutto. Dal Tardini escono 3 punti d’oro

Seppur con sofferenza il Milan batte il Parma per 3-1 e rimane seconda in classifica. L’espulsione di Ibra fa tremare le gambe ai rossoneri, che però resistono anche in dieci e alla fine la chiudono con Leao.

Parma-Milan, primo tempo: 0-2

Il Milan per difendere il secondo posto dagli assalti della Juve, il Parma per cercare punti utili per una disperata rincorsa salvezza. Al Tardini l’avvio di gara è tutto sommato equilibrato, anche se è il Milan a provare a prendere in mano il pallino del gioco. Il primo tentativo infatti è di marca rossonera, con Kessie al 5′, che sfrutta un errore dell’ex Conti per provare una conclusione che si spegne alta. Solo le prove generali del gol del vantaggio, che arriva due minuti dopo dai piedi di Rebic. Il croato sfrutta una verticalizzazione illuminante di Ibra, per girarsi in area e battere Sepe.

Dopo il gol gli uomini di Pioli provano a cavalcare l’onda dell’entusiasmo per incrementare il vantaggio. Ma dalle parti di Sepe i pericoli non sono molti. Così i crociati, passato lo spavento, riprendono coraggio, e la partita inizia a vivere di fiammate da una parte e dall’altra. Nella parte centrale di tempo invece è il Parma a salire in cattedra. Gli emiliani trovano spazio soprattutto sulla corsia di sinistra, dove Pezzella, spinto anche dalla propria panchina, riesce spesso ad arrivare al cross. E proprio da un suo traversone, al 32′ Pellè prova ad impegnare Donnarumma, ma il suo colpo di testa è lento e termina a lato.

Dal colpo di testa di Pellè, a quello in risposta di Ibrahimovic 5 minuti più tardi. Non trovando spazi con palla in movimento, il Milan prova a rendersi pericoloso su calcio piazzato, ma anche in questo caso il tentativo dello svedese non impensierisce Sepe. Appena la precisione sale però, i rossoneri non perdonano. E al 43′ basta uno sfondamento centrale di Theo Hernandez, e una puntata tanto precisa quanto efficace di Kessie, per raddoppiare e mettere in discesa la partita.

Parma-Milan, primo tempo

Parma-Milan, secondo tempo: 1-3

La ripresa comincia così come era finito il primo tempo: con i Milan davanti. I rossoneri riconquistano subito il primo pallone giocato dal Parma e si fiondano nell’area avversaria, anche se il primo vero tiro in porta arriva al 49′ dai piedi di Ibra. Pochi secondi prima che una fiammata improvvisa degli uomini di D’Aversa, costringa Donnarumma a ad indossare i panni del campione. Il numero uno rossonero, si supera inizialmente su Conti, poi con un mix di riflessi e rapidità, sulla ribattuta a botta sicura di Pellè, e infine può solo guardare la rovesciata acrobatica ma inefficace di Kucka che termina alta.

A rimettere in piedi una partita all’apparenza diretta su binari ben precisi, ci pensa Ibra. Con un colpo di testa di quelli che nuocciono alla propria squadra. Lo svedese infatti al 60′ si fa espellere per una parola di troppo rivolta all’arbitro Maresca, e riaccende le speranze dei padroni di casa. Con l’uomo in più, il Parma inizia ad assaltare l’area avversaria, in particolare con palloni alti verso le teste di Cornelius o Pellè. E neanche a dirlo, proprio grazie ad una sponda della punta appena tornata dalla Cina, Gagliolo al 66′ accorcia le distanze.

Più i minuti passano più il Milan si rintana in difesa di tre punti fondamentali. Nell’ultimo quarto d’ora Pioli inserisce anche Gabbia per aumentare i centimetri e le qualità difensive dei suoi. Al 93′ grande spavento sul colpo di testa di Bani che esce di un non nulla, ma sulla ripartenza Leao fa 3-1 e chiude la gara.

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Matteo Ponciroli