Milan, sei in Champions: dal fattore trasferta alla solidità difensiva ritrovata, ecco i fattori decisivi

Il Milan dopo la vittoria contro l’Atalanta torna ufficialmente in Champions League dopo 7 anni. I rossoneri chiudono al secondo posto un campionato quasi perfetto che dà lustro al lavoro di Pioli che raggiunge l’obiettivo stagionale con la rosa più giovane della Serie A.
Tanti i fattori che hanno permesso al Diavolo di tornare a casa:
IL GRUPPO DI PIOLI – Alla base di tutto c’è un gruppo fantastico, con i giusti soliti, ma tutti incentrati e utili alla causa rossonera guidati da Stefano Pioli, il Normal One. L’allenatore rossonero ha avuto il grande merito di coinvolgere tutti e di far crescere ogni singolo calciatore, aumentando il valore della rosa
IL FATTORE TRASFERTA – Un Milan pressoché perfetto lontano da San Siro. Vittorie fondamentali e pesanti contro Roma, Juventus, Inter e l’ultima contro l’Atalanta. Numeri impressionanti con solo due sconfitte contro Spezia e Lazio
L’EQUILIBRIO – Altro fattore importante è stato l’equilibrio. Dopo le sconfitte (Spezia, Lazio e Sassuolo su tutte) il Milan non si è abbattuto dimostrando un equilibrio mentale fondamentale. Anche dopo le vittorie non c’è stata una presunzione che poteva essere pericolosa
SOLIDITÀ DIFENSIVA RITROVATA – Nelle ultime partite i rossoneri hanno ritrovato anche la solidità difensiva, fondamentale soprattutto nel campionato italiano. Grazie alle parate di Donnarumma e alle prestazioni di Kjaer e Romagnoli il Milan non ha subito goal nelle ultime 5 partite che hanno permesso al Diavolo di conquistare 13 punti che dopo la sconfitta contro la Lazio non erano affatto che scontati
LA CRESCITA DEI SINGOLI – Kessié, Theo, Calabria, Gigio, Bennacer, Tomori e Kjaer solo per citarne alcuni. I rossoneri sono cresciuti tutti singolarmente, meritandosi un posto nella prossima Champions League