Mike Maignan, l’uomo scudetto

I tifosi rossoneri erano in pieno collasso emotivo. In seguito al l’addio dell’ex portiere rossonero tutti, addetti e non, si aspettavano un Milan alla deriva. Le vicende della sessione estiva del mercato prefiguravano una stagione davvero spaventosa.

Il Milan, da società seria qual è, nelle persone di Paolo Maldini, Massara e Moncada, si è mossa per tempo nel monitorare e attrezzare l’arrivo di Mike Maignan. Il primo impatto è stato severo, duro. I paragoni con l’ex portiere rossonero non sono mancati. C’è chi ne ha beatificato l’arrivo, chi invece, ha preso la palla al balzo per osteggiare le manovre societarie.

Mike, per tutti Magic Mike, ha da subito dato parola al campo, lasciando il resto al vento. Il portiere rossonero è nato da padre francese (mai conosciuto) e madre haitiana, insieme alla quale è cresciuto. La vita è stata spesso molto dura a Villiers Le Bel, banlieue a una ventina di chilometri da Parigi, teatro di violenti scontri nel 2007 tra i residenti (perlopiù ragazzi) e la polizia.

È proprio grazie al pallone se Mike ha allontanato strade che potevano essere assai insidiose. Il successo nel calcio è un adempimento della promessa fatta alla madre e alle due sorelle.

Parate, assist, uscite; in breve tempo è diventato baluardo di una difesa di ferro. È anche grazie al suo preziosissimo lavoro se oggi il Milan può lottare per la vittoria dello scudetto. Arrivato nella diffidenza generale si è ritagliato un posto nell’inferno rossonero.

Dopo le parate sul campo (e non solo), ecco anche i primi riconoscimenti da fuori. Mike Maignan è stato infatti premiato dall’AIC – Assocalciatori come miglior giocatore del campionato per il mese di aprile. Come ricorda l’associazione nel suo comunicato, il portiere rossonero è il primo calciatore a vincere questo premio nel suo ruolo. Nel comunicato si legge: “Ad aprile ha fatto solo undici parate in cinque partite, ma quattro di queste sono state “come un gol””.