Maldini: “La Juve si gioca più del Milan, noi rimaniamo primi comunque. Simakan? Non è facile migliorare il Milan”

Maldini: “La Juve si gioca più del Milan, noi rimaniamo primi comunque. Simakan? Non è facile migliorare il Milan”

Paolo Maldini è intervenuto a Sky, a pochi istanti dal fischio d’inizio di Milan – Juventus.

Ecco le parole del direttore tecnico rossonero:

Sulla gara: “Loro si giocano più di noi, noi vada come vada saremo in testa. Dobbiamo essere tranquilli nonostante la situazione delicata che viviamo tra infortuni e Covid. Non cerchiamo scuse, i giocatori li abbiamo, chi andrà in campo avrà uno spirito incredibile”.

Su Calabria a centrocampo: “La disponibilità dei giocatori è massima, ognuno di loro deve dare anche quello che non hai”.

Su Pirlo: “Lo saluto ancora come fosse un mio compagno, è un mio amico. Siamo rivali ma lui è mio fratello”.

Sullo spirito di questa squadra rispetto a quella dei cicli del passato: “L’idea è di crescere e diventare una squadra forte, le certezze di questo gruppo non sono ancora quelle di quel gruppo che ha vinto tutto per tanti anni”.

Sui paragoni con i Milan-Juve di un tempo: “E’ un Milan-Juventus senza pubblico, tutti i miei ricordi sono legati alla partecipazione del tifo. E’ un calcio meno emotivo ed emozionante. A Glasgow abbiamo giocato senza pubblico ed è stato un vantaggio, ma ho detto ai ragazzi che è stato un peccato per loro aver giocato al Celtic Park senza pubblico”.

Sul mercato: “Si parla tanto di mercato. Bisogna dare merito a quelli che ci sono, faremo mercato solo se ci sarà da migliorare questa squadra. Proveremo a farlo”.

Sul fascino sui giovani: “Quest’anno ci ha dato più credibilità, siamo la squadra più giovane d’Italia e abbiamo ottenuto già risultati. Lavorare per il Milan è facile, i giovani sentono la storia, inoltre quando vedono che il club vuole puntare ai risultati facendo crescere i giovani è un qualcosa in più”.

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Luigi Mazziotti

Sono Luigi Mazziotti e sono un laureato in Scienze della Comunicazione. Da sempre sono appassionato di calcio e di telecronache, tanto che fin da bambino, toglievo l'audio ai videogame per fare io la telecronaca. Da sempre ligio al lavoro sogno che la mia passione diventi il mio lavoro