Giovani e Terribili: Leao, Brahim e Hauge

Giovani e Terribili: Leao, Brahim e Hauge

Il presente e il futuro si mischiano per il Milan. Ora si che è più chiara la visione di Maldini, gioventù di talento e mentalità da veterani. I tre calsse ’99 fanno sognare i tifosi rossoneri

RAFAEL LEAO

Il portoghese ha conquistato la maglia da titolare sfruttando le sue chance. Le assenze di Ibra e Rebic hanno aggiunto responsabilità sulle sue spalle e lui non si è tirato indietro. È cresciuto gara dopo gara sul piano mentale, sa quando accelerare e quando tenere palla per far rifiatare i compagni. Allunga le squadre avversarie coi suoi movimenti in profondità e quando punta l’avversario raramente non lo salta. Deve ancora migliorare in fase di rifinitura, mentre in zona gol ha già messo a segno 5 reti in Serie A (l’anno scorso ne fece 6 in totale).

BRAHIM DIAZ

Lo spagnolo è uno di quei calciatori che rapiscono per l’eleganza con la quale trattano il pallone. Non a caso nella sua breve carriera è stato acquistato da Manchester City e Real Madrid, società che fanno della qualità il loro mantra. Contro il Torino è stato illuminante con i suoi guizzi e grazie a Pioli sta imparando a leggere le fasi della partita. Inoltre limita inutili finte in favore di giocate concrete e decisive. Se continuerà a dimostrare l’umiltà e il sacrificio visti finora, il Milan non potrà che riscattarlo e farne un perno del futuro.

JANS PETTER HAUGE

Fra i tre sembra quello meno inserito al momento, ma il talento certo non gli manca. Purtroppo non ha trovato molto spazio per adesso, solo 15 presenze stagionali, eppure i 4 gol segnati sono stati un segno premonitore di ciò che può essere il norvegese ex Bodo Glimt. Nella sfida di ieri col Torino ha corso e recuperato molti palloni, mentre palla al piede è parso alquanto spaesato in confronto ai due coetanei sopracitati. Probabilmente una serata storta sotto questo punto di vista, resta comunque il fatto che come riserva non è niente male al momento.

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Alberto Vaccari