Scambio Bernardeschi-Romagnoli: chi ci guadagna?

Scambio Bernardeschi-Romagnoli: chi ci guadagna?

All’interno della situazione complicata dei rinnovi in casa Milan, c’è anche Alessio Romagnoli. Il capitano dei rossoneri, in scadenza al 30 giugno 2022, vuole un adeguamento di contratto intorno ai 5 milioni di euro. Ad oggi quindi la situazione è in stallo.

Negli ultimi giorni, sta prendendo corpo un’ipotesi di un clamoroso scambio con la Juventus: Bernardeschi in rossonero, Romagnoli alla Juventus. Converrebbe al Milan fare questa operazione? Andiamo ad analizzare i pro ed i contro di questo scambio.

Perchè sì?

Scambiare i due calciatori gioverebbe alle due società in termini economici, sulla falsariga dell’operazione Pjanic-Arthur tra Juventus e Barcellona. Ipotizzando che i due giocatori possano essere valutati sui 30 milioni, il Milan si garantirebbe un enorme plusvalenza molto utile per il bilancio, dato che ormai il valore residuo di Romagnoli (arrivato nell’estate del 2016 per 25 milioni di euro) è vicino allo zero. Inoltre il Milan, con Bernardeschi, avrebbe il famoso “titolare sulla fascia destra”, dato che l’ex Fiorentina garantirebbe un upgrade rispetto a Castillejo a Salemaekers.

Perché no?

Veniamo quindi ai “contro” di questo eventuale scambio. Partendo ancora una volta dal lato economico, notiamo come Bernardeschi alla Juventus percepisca ben 4 milioni di euro all’anno. Inoltre, avendo come procuratore Raiola, potrebbe anche richiedere in futuro adeguamenti a cifre alte (come dimostrano le situazioni di Donnarumma e dello stesso Romagnoli). Un altro rischio per i rossoneri è dal punto di vista sportivo: sulla carta Bernardeschi sarebbe un upgrade sulla fascia destra, ma è pur sempre un giocatore che nelle ultime due stagioni alla Juventus ha subito un’involuzione pesante. Inoltre, bisognerebbe poi trovare un sostituto di Romagnoli sapendo che bisognerà già spendere 28 milioni di euro per riscattare Fikayo Tomori dal Chelsea.

Per ora sono solo voci di mercato, ma nelle prossime settimane le due dirigenze potrebbero incontrarsi per capire se ci sono margini di manovra. Non sarebbe il primo scambio tra le due società, che negli ultimi anni hanno avuto rapporti intensi (Bonucci, De Sciglio, Caldara, Higuain). Scambi dal quale il Milan è sempre uscito con le ossa rotte. Ne varrà la pena riprovarci sperando in un finale diverso?

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Fabrizio Febi