Il rigore per l’Inter e il finale di campionato

Un altro rigore per l’Inter, ancora una volta (molto) dubbio, che si somma a una lunga serie di aiuti e aiutini ricevuti dai cugini questa stagione. La Coppa Italia è nerazzurra e, ieri sera, qualche timido clacson in giro per le strade di Milano si è sentito. Facciamo in modo che i prossimi siano dall’altra sponda.
Tra “garra” e stanchezza
Come influisce questo trofeo sulle ultime partite della stagione? In realtà non in modo così consistente, siamo sempre padroni del nostro destino. I nerazzurri arriveranno senza dubbio molto carichi ai match contro Cagliari e Sampdoria, affamati di altri titoli. Lautaro (tra tuffi olimpionici e gol di rapina) sembra essere il più in forma di tutti, con le sue 11 reti in 12 partite. Inzaghi (tra pianti e macumbe) manda frecciatine dall’alto della sua qualificazione agli ottavi di Champions League, proponendo confronti piuttosto scorretti.
Capitolo stanchezza: è un elemento che va considerato. Calhanoglu e compagni hanno giocato per 120’ contro una Juve agguerrita e difensiva, in un clima partita molto teso dopo le opinabili decisioni di Valeri e sala Var. In giornata il ritorno a Milano, tra pochi giorni la partenza per Cagliari, dove i cugini dovranno affrontare una squadra che avrà bisogno di punti per sperare nella salvezza. Confidiamo quindi in una Sardegna Arena in forma e che la stanchezza data dai tanti impegni e dai viaggi cominci a farsi sentire.
Non un altro rigore per l’Inter
In conclusione, pensiamo a noi. L’Atalanta sarà un avversario duro, certamente intenzionato a non lasciare nulla sul rettangolo di gioco, anche perché c’è l’Europa League in palio. La Dea è da due anni nel nostro destino, che sia favorevole o meno lo vedremo. Un’altra vittoria è fondamentale per continuare a sognare. Nella speranza che, questa volta, tutto non venga risolto con un altro, inesorabile, “rigore per l’Inter”.