Pioli, il ‘normal one’ cha ha fatto bene a tutti: sulla Champions c’è inciso il suo nome

Pioli, il ‘normal one’ cha ha fatto bene a tutti: sulla Champions c’è inciso il suo nome

Uno dei nomi ‘Champions’ di questo Milan, non può che essere quello di Pioli: il Normal One.

Quando manca sempre meno al ritorno in Italia dello “Special One”, la glorie e le luci dei riflettori sono tutte per un tecnico a cui l’appellativo “Special” manca solo nel soprannome. Si perchè il lavoro svolto da Pioli dal 9 ottobre 2019, quando si insediò a Milanello, ad oggi, è stato tutto fuorchè normale. Partito dalla base del disastro Giampaolo, passato per quel nefasto 5-0 di Bergamo, città dove domenica si è chiuso il cerchio, passando poi per momenti di esaltazione totale alternati ad altri di depressione. Insomma in un anno e mezzo, l’ex Fiorentina ha vissuto una vita.

Ma qual è stato il suo merito maggiore? Saper valorizzare giocatori parte di una rosa alla deriva. Insomma al momento del suo arrivo, Franck Kessie era considerato un buon centrocampista che alternava alti e bassi. Oggi se non è il migliore nel suo ruolo nell’intera Serie A, è il secondo. E non è un caso che nella partita decisiva, ci sia stata la sua firma. Ma anche il suo compagno di reparto Bennacer, trasformato dal mediano dell’Empoli a pezzo insostituibile del puzzle rossonero. O Rebic, a secco e spesso seduto in panchina per i primi 6 mesi a Milano, poi esploso come bomber implacabile. E come non citare Davide Calabria. Una volta destinato a dire addio al primo mercato disponibile, oggi, come Kessie, uno dei migliori interpreti del proprio ruolo. Tanto che molti considerano una follia la sua esclusione dalla nazionale di Mancini.

Insomma sulla Champions League del Milan, c’è inciso il nome di Pioli, il cosiddetto ‘Normal One’. E ora, chi se non lui, merita di giocarsi le proprie chance anche nella prossima stagione…

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Matteo Ponciroli

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