Milan da secondo a quinto in classifica: i motivi della crisi

In poche ore la classifica di campionato è stata rivoluzionata, il Milan si ritrova dal secondo posto al quinto, andiamo a vedere i motivi di una crisi del genere, con il rischio da parte dei rossoneri di non potersi qualificare alla prossima Champions League.
Per 21 giornate la squadra di Pioli è stata in testa alla classifica, nei successivi 11 turni il piazzamento non era mai stato peggiore del secondo posto, poi tra domenica e lunedì, il successo dell’Atalanta, il pareggio della Juventus, unita alla vittoria del Napoli e della Lazio proprio sul Milan, ha fatto precipitare i rossoneri in quinta piazza, con tre posti persi in una sola giornata di campionato.
Il timore dei tifosi milanisti era di ritrovarsi in questa situazione all’ultimo turno, ma la situazione precipatata già ad aprile ha origini nei troppi impegni in stagione, le 13 partite in Europa League, per arrivare poi solo agli ottavi, hanno rodato i rossoneri nelle prime partite stagionali, sfruttando a pieno il girone di andata, nel quale il Milan ha chiuso in testa, con tanto di platonico titolo d’inverno.
Tutte queste sfide, unite agli infortuni ed una rosa non all’altezza della situazione, hanno comportato i limiti evidenziati nella seconda parte di stagione, inoltre, i rossoneri hanno inizato a perdere diversi scontri diretti da quando è iniziato il 2021, al contrario di quanto fatto registrare nell’anno solare precedente. Infine, la concorrenza ha alzato il livello, a parte la Juventus, in ogni caso più regolare nel suo andamento stagionale rispetto al Milan, squadre come Atalanta, Lazio e Napoli hanno cambiato marcia negli ultimi mesi. Mancano però 5 giornate al termine del campionato per invertire la rotta in chiave Champions, in modo da non dissipare quanto di buono era stato fatto in precedenza, evitando il quinto o sesto posto finale.