Milan, le pagelle stagionali: Kessié il migliore ma la crescita è di tutti (o quasi)

La vittoria contro l’Atalanta ha permesso al Milan di chiudere una stagione estenuante con il ritorno in Champions dopo 7 anni e il secondo posto in classifica. Ecco le pagelle stagionali dei rossoneri:
Pioli 9: Da Bergamo a Bergamo. Ha il grande merito di riportare il Milan in Champions dopo 7 anni. Ha convinto tutti con la tenacia e la voglia di credere in questo gruppo. La società gli è stata vicina dopo avergli rinnovato la fiducia ma gran parte del merito è suo: condottiero di questo Milan che prima ha meravigliato e poi ha saputo affrontare i tanti ostacoli sul cammino con grande cuore, lottando e soffrendo ha centrato l’obiettivo Champions.
PORTIERI
Donnarumma 9: Una grande stagione per il numero 99 rossonero che ha salvato il Milan in diverse occasioni, risultando molto spesso il migliore dei suoi. Potrebbe essere la sua ultima con il Milan ma Gigio è sicuramente in crescita costante
Tatarusanu 6.5: Ha sicuramente giocato poco ma quelle poche volte ha dimostrato che di lui si ci può fidare
A. Donnarumma sv: Non ha mai giocato e il suo contratto è in scadenza. Un milione a stagione è stato veramente uno spreco
DIFENSORI
Calabria 8.5: Stagione pressoché perfetta quella del terzino rossonero. In fase di possesso e in fase di non possesso è cresciuto in maniera esponenziale. Per il Milan gioca anche a centrocampo e segna pure in quel ruolo (nella sconfitta contro la Juve). Peccato solo che non sia ad Euro2020, l’avrebbe meritato
Dalot 7.5: Buona stagione anche per il terzino portoghese che presumibilmente tornerà al Manchester United. Un vero peccato perché dopo un periodo di ambientamento ha fatto il suo sia a destra che a sinistra ed è migliorato anche difensivamente
Kalulu 7: Impiegato sia come terzino che come centrale il giovane difensore francese ha dato il suo prezioso contributo alla causa rossonera, può essere importante anche nella prossima stagione visto che ha solo 20 anni
Gabbia 6: Una stagione con troppi infortuni che ne hanno limitato l’impiego anche se il Milan ha dimostrato di credere in lui
Kjaer 8.5: Leader indiscusso! Cresciuto alla distanza ha trovato nel Milan il suo habitat naturale. Il suo acquisto era stato fortemente criticato ma ha zittito gli scettici di prestazione in prestazione
Tomori 8: Con Kjaer ha formato la coppia difensiva titolare da gennaio in poi. Ha da subito avuto un impatto pazzesco ed ha anche segnato contro la Juventus. Per riscattarlo sarà fatto un investimento abbastanza pesante (28 Milioni) ma il centrale inglese ha dimostrato di valerli
Romagnoli 6.5: L’arrivo di Tomori e gli infortuni non gli hanno fatto vivere un finale di stagione esaltante, tanto che non parteciperà all’Europeo. Il suo futuro in rossonero è in bilico ma siamo sicuri che tornerà il centrale che aveva convinto il Milan ad investire 25 milioni
Theo 8: Fondamentale in molte partite per il Milan grazie alle sue accelerazioni e ai suoi goal. Gli manca l’ultimo step (migliorare la fase difensiva) per diventare uno dei migliori al mondo
Centrocampisti
Bennacer 7,5: Un inizio di stagione fantastico ma gli infortuni e il calo fisico l’hanno portato a non finire come aveva iniziato. Comunque è un bene prezioso per il Milan e con Kessiè forma un mix perfetto
Kessié 9.5: Una continuità di prestazioni devastanti hanno portato il Presidente ad elevarsi come il migliore del Milan. 13 goal in campionato ed atteggiamenti da leader navigato. Il mezzo voto in meno è per i 2 rigori sbagliati ma Kessié è diventato insostituibile e si candida come miglior (o uno dei migliori) centrocampisti della Serie A di quest’anno
Tonali 6.5: Forse ci si aspettava di più dall’ex Brescia ma ricordiamo che ha solo 21 anni e siamo sicuri che la prossima stagione la vivrà da protagonista
Krunic 6: Quando è stato chiamato in causa non ha quasi mai deluso. Stagione impreziosita dal golazo a Verona in una vittoria fondamentale, visto che il Milan era in emergenza
Meité 6: Contro l’Atalanta all’andata il punto più basso della sua esperienza rossonera ma dopo quella partita non si è abbattuto ed è cresciuto nei limiti delle sue possibilità. Ora il Milan può riflettere sul suo riscatto
Calhanoglu 7: 9 goal e 10 assist in 41 partite sono un ottimo bottino ma il centrocampista turco poteva essere più continuo nelle prestazioni. Il numero 10 rossonero ha comunque disputato la sua migliore stagione con la maglia del Milan. Ora si deciderà il suo futuro che ad oggi sembra più lontano da Milano
B. Diaz 7: Inizio difficile per l’ex Real che però è cresciuto nel finale di campionato, soprattutto dopo la straordinaria prestazione nello 0-3 contro la Juventus. Si può puntare ad un rinnovo del prestito che farebbe bene sia a lui che al Milan
Saelemaekers 7: Elemento prezioso a livello tattico per Pioli che lo ha di fatto consacrato titolare. Può essere importante per il Milan del futuro perché abbina corsa a intelligenza tattica
Castillejo 6: Ha deluso le attese e nella sua stagione c’è veramente poco. Il suo futuro è sempre più lontano dal Milan
Hauge 6: Non aveva iniziato male la stagione. Buone prestazioni e goal in Europa League ma l’esclusione dalla lista europea ha minato in lui qualche certezza e nel finale di campionato di positivo c’è solo la rete contro la Samp che ha portato al Milan un punto prezioso
Attaccanti
Rebic 6.5: Emblema della rinascita dopo un inverno difficile. Goal alla Juve e tripletta al Torino ma ha steccato nella gara contro il Cagliari che poteva compromettere la qualificazione alla Champions. L’annata è però nel complesso pressoché positiva
Leao 6: Tutti si aspettavano di più dall’attaccante portoghese che però è ancora giovane è può rifarsi. L’esperimento da prima punta è fallito miseramente. La perdita della titolarità può averlo condizionato ma siamo al Milan e c’è concorrenza ed a volte Leao è sembrato troppo brutto per essere vero
Mandzukic 5.5: Era stato preso per far rifiatare Ibra e dare esperienza e grinta all’attacco rossonero. Il bomber croato però è stato falcidiato dagli infortuni che ne hanno condizionato l’esperienza al Milan. Ha giocato solo 10 partite senza segnare, la maledizione del 9 continua anche se il Milan è in Champions ma non di certo per le sue giocate. Il mezzo voto in più è per la sua encomiabile scelta di rinunciare allo stipendio del mese di marzo che dimostra (se mai ce ne fosse bisogno) il suo spessore
Ibrahimovic 8 Il voto vale per la prima parte di stagione, in cui è stato assolutamente imprescindibile, per la carta d’identità e soprattutto, per la leadership indiscussa che ha nello spogliatoio rossonero: lo svedese è la guida, il maestro, il riferimento a cui tutti si sono rivolti e la sua stagione falcidiata dagli infortuni è terminata in calando per cause di forza maggiore. Ma Zlatan è pronto a scendere in campo in Champions League per un altro anno da leader.