Milan, un 2021 preoccupante. Ecco i numeri

Milan, un 2021 preoccupante. Ecco i numeri

 Il Milan di Stefano Pioli è un autentico paradosso: essere rimasto secondo per 32 giornate rischiando ora di finire fuori dalle prime quattro.  La crisi del Milan in questo 2021 è preoccupante, figlia di una serie di circostanze che hanno logorato una squadra che era vivace e bella da vedere in campo. Dal tabù San Siro, che da fortezza inespugnabile è diventata terreno di conquista per le avversarie, fino all’emergenza continua legata alle difficoltà evidenti di trovare un vice-Ibra. E non ultimo le sconfitte negli scontri diretti, altro dato su cui Pioli deve riflettere.

MALE IN CASA, BENE IN TRASFERTA – Dopo aver chiuso il 2020 senza sconfitte, il Milan è caduto sei volte nelle ultime 18 gare perdendo contro dirette concorrenti. E’ un fatto, però, che le sei sconfitte del 2021 abbiamo tracciato un solco importate ed evidente tra il Milan del 2020 e quello di questo anno solare. Con una particolarità impossibile da sottovalutare: delle sei sconfitte, cinque sono arrivate a San Siro, dove i rossoneri hanno ottenuto solo 8 punti in dieci gare. Opposto, per fortuna di Pioli, il cammino in trasferta dove, sconfitta contro lo Spezia a parte, il Milan ha sempre vinto (7 volte su 8), mettendo in cascina 21 punti. Questa disparità di risultati tra casa e trasferta ha consentito alle inseguitrici di avvicinarsi ai rossoneri.

VICE-IBRA – Tra i problemi più evidenti c’è senz’altro stato quello di trovare una valida alternativa a Ibrahimovic. Mandzukic, arrivato a gennaio, non ha quasi mai giocato e non ha in ogni caso ancora dato il suo contributo alla causa. Infatti se non segna Ibra (15 gol), il miglior marcatore di Pioli è Kessie (10 gol con 8 rigori), seguito da Rebic (7), Leao (6) e Theo Hernandez (4). Inoltre se nel 2020 i rossoneri segnavano praticamente sempre 2 gol a partita, quando questo non è successo, il Milan ha fatto fatica perdendo diversi punti in casa.

SCONTRO CON LE GRANDI E RETI SUBITE – Se i rossoneri avevano cominciato la stagione battendo Inter, Napoli e Lazio e pareggiando contro la Roma in casa da lì in avanti solo il successo dell’Olimpico contro i giallorossi ha fatto sorridere Pioli. Poi sono state tutte sconfitte contro Juve, Atalanta, Inter e Napoli, tra l’altro segnando un solo gol e incassando 10 reti. E a proposito di gol subiti, Donnarumma subisce gol da sei partite consecutive e ha tenuto la porta inviolata solo una volta nelle ultime 11 gare di campionato (Verona-Milan 0-2). Il Milan, insomma, prima o dopo, prende gol. Inter e Juve, 29 gol subiti, sono a distanza siderale rispetto a un Milan che ne ha subiti 38 in totale.

Serve quindi un cambio di marcia perchè in questi termini, con ancora 6 gare da giocare, la Champions League rischia di diventare una chimera.

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Andrea Giacobbe

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