Ibra in lacrime per la nazionale: “Sono qui per aiutare. Voglio continuare con il Milan”

Ibra in lacrime per la nazionale: “Sono qui per aiutare. Voglio continuare con il Milan”

Ibra, dal ritiro della nazionale, ha parlato di Svezia e Milan mettendosi anche a piangere parlando dei suoi figli.

Un Ibra così per la nazionale non lo si era mai visto, anzi un Ibra così non li si era mai visto in alcuna intervista o conferenza stampa. L’asso del Milan ha parlato dal ritiro della Svezia e ha stupito nuovamente tutti mostrando il proprio lato emotivo. Ibra infatti ha detto di voler continuare con il progetto dei rossoneri e di essere tornato in nazionale per aiutare la squadra. Parlando poi di suo figlio Vincent si commuove e lascia spazio a qualche lacrima.

Un Ibra sicuramente inedito che evidentemente tiene molto a questa convocazione dopo 5 anni di assenza dalla nazionale svedese. Ha toccato tanti temi a partire dal suo incontro con il c.t. Andersson che ha permesso la riconciliazione: “Ci siamo subito capiti e abbiamo parlato di tutto. Abbiamo preso questa decisione per il bene della Svezia. Sono qui per aiutare e ciò che ho fatto nella mia carriera conta poco al momento. Non sono qui perché mi chiamo Zlatan o Ibrahimovic. Voglio dare il mio contributo, stare bene fisicamente e dare il meglio…”.

Parlando del suo ritorno dopo tanti anni, si è soffermato su un aneddoto riguardante i suoi figli commuovendosi e asciugandosi le lacrime: “I miei piccoli a casa giocano in continuazione e mia moglie si arrabbia ma io gli dico di continuare… Come hanno preso il mio ritorno in nazionale? Quando diedi l’addio mio figlio Vincent era qui che piangeva, ma ora va bene…” E qui è costretto a fermarsi commosso. Una scena che, visto il personaggio di Zlatan Ibrahimovic, ha fatto un certo effetto.

Sulla nazionale ha concluso ribadendo: “Giocare in nazionale è la cosa più bella nel calcio. Sono qui per decidere le partite, come faccio nel Milan. Non scendo in campo per perdere tempo ma resto comunque a disposizione del c.t.. É lui a decidere chi gioca. Non avrei problemi a partire dalla panchina. Il capitano è senza dubbio Granqvist.”

Infine ha dispensato parole al miele per il Milan: “Una giornata senza i miei compagni è come una giornata senza i miei figli. Mi piace il progetto che sta mettendo su il Milan e vorrei continuare a farne parte”. Ha concluso chiarendo il suo pensiero su un eventuale ritiro: “Andare al Mondiale 2022 dipenderà da come mi sentirò. Conta la gestione del mio fisico che non è più quello di 5,10 o 20 anni fa. La testa a volte va più veloce delle gambe. Adesso mi sento un bambino ogni volta che tocco palla, prima non era così prima dell’infortunio. Non sono lo stesso giocatore di prima, ma continuo a giocare”.

Ecco il video della conferenza: (2) ZLATAN IBRAHIMOVIC PIANGE PER IL FIGLIO DAVANTI AI GIORNALISTI – YouTube

Leggi anche: Tomori, che crescita! Ora Romagnoli rischia anche gli Europei – Passione Milan

Oppure seguimi su Twitch

Alberto Vaccari