La vendetta di De Zerbi sul Milan e la Superlega

La vendetta di De Zerbi sul Milan e la Superlega

Roberto De Zerbi, nella conferenza pre Milan-Sassuolo, aveva espresso tutta la sua amarezza nei confronti della Superlega. L’allenatore dei neroverdi era arrivato a dire: “Vado a giocare a San Siro perchè mi obbligano, altrimenti non ne avrei nessuna voglia”.

La querelle riguardante la Superlega aveva fatto sì che per due giorni l’argomento campionato passasse in secondo piano. Visti i risvolti, però, il Milan non può assolutamente permettersi di non essere concentrato al 100% sulle ultime sei gare della Serie A 2020/2021. Non sapremo mai se e quanto i giocatori rossoneri possano essere stati distratti dalle voci sulla Superlega nell’avvicinamento ad una gara in cui i 3 punti erano fondamentali. Se guardassimo la prestazione del Milan nel primo tempo risponderemmo sicuramente di no, in quanto la squadra era entrata in campo concentrata e sicura dei suoi mezzi. Lo splendido goal di Calhanoglu era stata una chiara conseguenza di tutto ciò. Il Sassuolo, dal canto suo, si era limitato ad un possesso palla scolastico che non aveva tolto di certo il sonno a Donnarumma.

Nella ripresa, però, il Milan si è letteralmente buttato via. Un calo inaspettato dato che, in questa stagione, i rossoneri avevano spesso rimontato da una situazione di svantaggio e difficilmente si erano fatti rimontare una volta andati in vantaggio. La vendetta perfetta di Roberto De Zerbi, che aveva il dente avvelenato con uno dei dodici fondatori della Superlega, si è materializzata grazie ai cambi. Traorè, Toljan e l’interista Raspadori, infatti, hanno letteralmente spaccato la partita e inguaiato il Diavolo in chiave Champions League, rendendo incerta una qualificazione che appena poco tempo fa sembrava una formalità.

Il calendario da qui a fine campionato non fa dormire sonni tranquilli a Pioli. Il Milan avrà tre scontri diretti (Lazio, Juventus e Atalanta) e tre match contro squadre in lotta per la salvezza (Benevento, Torino, Cagliari). Si profilano quindi sei battaglie per i rossoneri che, da lunedi all’Olimpico, dovranno reagire come spesso hanno fatto in questa stagione quando erano con le spalle al muro. Perchè, almeno ad oggi, la Superlega è sospesa. Bisogna quindi guadagnarsi (sul campo) la Champions League. Sarebbe veramente paradossale lasciarsi sfuggire un obiettivo nel quale si è stati dentro per tre quarti di stagione.

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Fabrizio Febi

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